Quando feci io la maturità,nel 1984,non avevo ancora preso coscienza con questo "schema" d'analisi.
Avvenne all'Università:fu la professoressa Mei,docente di ragioneria a Trieste,a dire una volta a lezione:"Un buon studioso di economia non può ignorare la cronaca quotidiana degli avvenimenti economici. Leggete almeno un quotidiano economico. Io leggo Il Sole-24ore!"
Così,quando feci la maturità,ero avvolto in una specie di "nebbia",che mi separava dai compagni e i professori,pur se tutti mi volevano bene,suppongo sulla "fiducia".
A scuola avevo la sufficienza e in alcune materie addirittura il 7.
Così presi 48/60:in fondo la ritengo una giusta valutazione.
Non mi lamento per me,io ho avuto ciò che mi spettava,mi lamento per chi è stato misteriosamente sopravvalutato."
A dicembre i miei ex compagni dell'Istituto Tecnico hanno orgnanizzato una cena di classe,ma io non ci sono andato.
Non si è ancora dissolta la nebbia?
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