"È appena necessario di ricordare che, secondo gl'insegnamenti della Chiesa, «non è vietato di preferire governi temperati di forma popolare, salva però la dottrina cattolica circa l'origine e l'uso del potere pubblico », e che « la Chiesa non riprova nessuna delle varie forme di governo, purché adatte per sé a procurare il bene dei cittadini » (Leon. XIII Encycl. «Libertas », 20 giugno 1888, in fin.)."
"La cura e la sollecitazione della Chiesa è rivolta non tanto alla forma esteriore- le quali dipendono dalle aspirazioni proprie di ciascun popolo -quanto all'uomo,come tale,che,lungi dall'essere oggetto e un elemento della vita sociale,deve esserne e rimanerne il soggetto,il fondamento,il fine."
"Lo stato democratico,sia esso monarchico o repubblicano,deve,come qualsiasi altra forma di governo,essere investito del potere di comandare con un'autorità vera ed effettiva."
Pio XII non distingue tra Monarchia e Repubblica,bensì,invece,tra Stato democratico e non: questa è la distinzione "rilevante" per i cattolici.
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