giovedì 14 maggio 2009

La mia lingua

A me viene da ridere,ma forse dovrei piangere,se penso che,dove vivo,tutti pensano che io sia un mezzo militare e parli la lingua dei militari.
Come ho già detto nel mio precedente (defunto) blog,io non sono un militare e da mio papà ho appreso solo il rispetto per i militari,per coloro che indossano una divisa,e,più in generale,per coloro che "servono" lo Stato.
Negli anni 70,quando c'era il terrorismo,e una forte contestazione nei riguardi dello Stato,la mia famiglia stava dalla parte dello Stato.
Ma ora parlo la "lingua" di mia moglie,e una delle cose che lei sta "urlando" è proprio questa:che non già lei porta il mio cognome,bensì,invece,io porto il suo.
E ti par poco?
No,mi pare decisamente tanto!

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