mercoledì 30 settembre 2009

De Profundis!


"Le statistiche ci indicano che in Italia l'artigianato,la media e piccola industria prevalgono ancora sulla grande industria a carattere essenzialmente capitalistico e spesso monopolistico. E' quindi criterio di sano realismo promuovere e rinforzare questa struttura economica,della quale L'INIZIATIVA PRIVATA ed il LIBERO MERCATO costituiscono gli ELEMENTI PROPULSORI.
Ma poiché anche per la libertà economica valgono i limiti dettati dall'etica e dall'interesse pubblico,lo Stato dovrà eliminare quelle concentrazioni industriali e finanziarie che sono creazioni artificiose dell'imperialismo economico...ESSO TENDERA' INOLTRE ALLA DEMOLIZIONE DEI MONOPOLI che non siano per forza di cose o per ragioni tecniche veramenta inevitabili...e questo non come un avviamento al SISTEMA COLLETTIVISTICO NEL QUALE NOI NON CREDIAMO  e che consideriamo lesivo della libertà,ma come misura di difesa contro il costituirsi e il permanere di un feudalismo industriale e finanziario che consideriamo egualmente pericoloso per un popolo libero."
(Da: IDEE RICOSTRUTTIVE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA,Roma,1944)

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