martedì 27 ottobre 2009

Il Brigadiere Salvo d'Acquisto nelle parole del Presidente Napolitano


Notizia:
"Il brigadiere Salvo d'Acquisto, nei dolorosissimi anni del secondo conflitto mondiale, divenne eroico protagonista della battaglia per la difesa dei valori e degli ideali di libertà e democrazia, sanciti poi con lungimiranza nella nostra Carta costituzionale. Il vivido ricordo della sua dedizione e passione civica resta indelebile in tutti gli italiani e rappresenta eredità preziosa per la mobilitazione delle energie sane del Paese nell'opporsi e reagire ad ogni forma di sopraffazione e violenza."

Non furono solo i partigiani a morire per la libertà e la democrazia!

(In particolare,mio papà,con il grado di maggiore,prestò servizio presso la Dvisione "Aqui" a L'Aquila,,negli anni 60 del secolo scorso,i cui ufficiali,dopo l'8 settembre 1943, si rifiutarono unanimamente di arrendersi ai Nazisti e furono tutti fucilati.

Inoltre,solo appena 20 giorni dopo l'8 settembre '43 sorsero i primi reparti militari italiani del Regno del Sud,alcuni dei quali inquadrati nella 5° Armata Americana,che risalirono la Penisola insieme alle forze Alleate, combattendo contro i Nazisti.
Alla fine del conflitto si contavano ben sei divisioni: "Cremona","Friuli","Folgore","Legnano","Mantova" e "Piceno",le quali,nel Dopoguerra,costituirono il nucleo intorno al quale venne ricostruito l'Esercito Italiano.
I militari di quelle divisioni non possono certo essere definiti dei "banditi": erano dei militari,con tanto di divisa,che combatterono per liberare il nostro Paese e restituirlo alla "libera" disponibilità del Popolo italiano, così come "prescritto" dal Decreto Luogotenenziale n.151 del 1944 "sanzionato" da Umberto di Savoia.)

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