domenica 30 agosto 2009

Ho rubato il prezioso sorriso di Smith - Il Sole 24 ORE

Ho rubato il prezioso sorriso di Smith - Il Sole 24 ORE: "Adam Smith, con la sua 'mano invisibile' che regola il complicato orologio dei meccanismi economici, è stato considerato l'antesignano del laissez faire, dell'economia che si aggiusta da sola, del mercato che risolve tutti i problemi... Niente di più falso. È vero che Smith, nella famosa citazione dalla Ricchezza delle nazioni, scrive che «Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio, che aspettiamo il nostro sostentamento, ma dalla considerazione del loro proprio interesse. Noi ci affidiamo non alla loro umanità ma al loro egoismo, e non gli parliamo mai dei nostri bisogni ma del loro vantaggio». La spada di Damocle della concorrenza (se il fornaio non fornisce un buon pane a un buon prezzo i clienti vanno altrove) assicura che il tornaconto individuale conduce al benessere collettivo. È come se un individuo - scrive ancora Smith - fosse «condotto da una mano invisibile a promuovere un fine che non faceva parte delle sue intenzioni...». Insomma, aveva ragione la volpe (nel Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry): «Le cose più importanti sono invisibili».

Ma questa mano invisibile si sarebbe subito anchilosata senza la 'polverina magica' della concorrenza. Adam Smith non aveva nessuna illusione sul fatto che, lasciati a se stessi, macellai, birrai e fornai preferirebbero spendere meno possibile per la carne, la birra e il pane che ci vendono a caro prezzo: "Quelli che fanno lo stesso mestiere di rado si incontrano, foss'anche per divertirsi, ma se si trovano assieme la conversazione volge sempre in una cospirazione per alzare i prezzi". Il buon funzionamento dell'economia è affidato a una mezzadria fra pubblico e privato:un privato che segue il piano inclinato della "mano invisibile" e un pubblico che deve proteggere il bene pregiato della concorrenza contro prevaricazioni e malversazioni."

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